giovedì 14 marzo 2024

Sai come viene strutturato un Modello Organizzativo di Gestione e Controllo D.Lgs. 231/2001? Scoprilo ora con MODI!

Un Modello Organizzativo di Gestione e Controllo (MOGC) D.Lgs. 231/2001 è un insieme di regole, procedure e meccanismi di controllo che un'impresa adotta per prevenire la commissione di reati.

Il Modello di Gestione 231 deve essere strutturato in modo da identificare le aree di rischio ovvero i processi aziendali che sono più esposti alla commissione di reati, per adottare misure preventive e di controllo finalizzate a ridurre il rischio di commissione di reati, per prevedere un sistema di informazione, formazione e sensibilizzazione dei dipendenti e collaboratori a scopo di diffondere la cultura della legalità all'interno dell'azienda. E infine considerare un sistema di gestione delle segnalazioni di illeciti che consenta ai dipendenti di segnalare eventuali comportamenti illeciti in modo sicuro e confidenziale.

Il MOGC deve includere una serie di componenti:
  • una politica aziendale di compliance: che definisce i principi e le linee guida che l'azienda si impegna a rispettare;
  • un codice etico: che definisce i valori e i comportamenti che i dipendenti e i collaboratori devono osservare;
  • una struttura organizzativa idonea a prevenire la commissione di reati: che prevede l'assegnazione di responsabilità e compiti definiti;
  • procedure e meccanismi di controllo: finalizzati a monitorare l'operato dei dipendenti e dei collaboratori;
  • un sistema di informazione, formazione e sensibilizzazione: finalizzato a diffondere la cultura della legalità all'interno dell'azienda;
  • un sistema di gestione delle segnalazioni di illeciti: che consenta ai dipendenti di segnalare eventuali comportamenti illeciti in modo sicuro e confidenziale.
La struttura del Modello di Gestione può variare a seconda della dimensione e della complessità dell'azienda. Tuttavia, è importante che il modello sia adeguato alle specifiche esigenze dell'azienda e che sia adeguatamente documentato.

La documentazione del MOGC deve includere la descrizione delle aree di rischio, le misure preventive e di controllo adottate, il sistema di informazione, formazione e sensibilizzazione che si è deciso di adottare, per ultimo il sistema di gestione delle segnalazioni di illeciti adottato.

La documentazione del Modulo di Gestione deve essere aggiornata periodicamente, in modo da tenere conto di eventuali cambiamenti nell'organizzazione aziendale o nelle normative applicabili.

L'adozione di un MOG adeguato può contribuire a ridurre il rischio di commissione di reati e a migliorare la reputazione dell'azienda.

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sabato 9 marzo 2024

Di quante fasi si compone il processo per ottenere la Certificazione UNI/PdR125:2022? Scopri ora maggiori informazioni chiamando il 800300333!

La Certificazione UNI/PdR125:2022 è un percorso impegnativo, ma può essere molto vantaggioso per le Aziende che desiderano dimostrare il proprio impegno nella promozione della parità di genere e dell'inclusione sul posto di lavoro.

Il processo per ottenere la Certificazione UNI/PdR125:2022 si articola in quattro fasi:
  • preparazione: è importante valutare la propria situazione attuale in termini di parità di genere e identificare le aree di miglioramento;
  • implementazione: l'Azienda deve implementare le azioni necessarie per migliorare la propria situazione in termini di parità di genere;
  • valutazione: un Organismo di Certificazione accreditato da Accredia effettua una valutazione dell'Azienda per verificare che abbia soddisfatto i requisiti della Prassi di Riferimento UNI/PdR 125:2022;
  • riesame: sottoporsi a riaccreditamenti periodici è fondamentale per mantenere la certificazione.
Per le aziende che desiderano ottenere la Certificazione UNI/PdR125:2022 è utile:
  • coinvolgere i vertici aziendali
  • creare un team interno dedicato: il team dovrebbe includere rappresentanti di tutte le funzioni aziendali;
  • formare i dipendenti;
  • raccogliere dati e informazioni sull'attuale situazione dell'Azienda in termini di parità di genere;
  • definire obiettivi e obiettivi specifici: per migliorare la propria situazione in termini di parità di genere;
  • monitorare i progressi.

Per approfondimenti sulla consulenza alle aziende per l'adozione di un Sistema di Gestione per la Parità di Genere UNI/PdR125:2022  cliccare qui. 

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lunedì 4 marzo 2024

E' obbligatorio dotarsi di un Modello Organizzativo D.Lgs. 231/2001? Scopri ora chi sono i soggetti obbligati all'implementazione del modello 231!

Dal punto di vista giuridico il Modello 231 non è obbligatorio e le imprese che non lo adottano non si espongono a sanzioni. 

Tuttavia, rimane la responsabilità dell’impresa (con le relative sanzioni o interdizioni) in caso di illeciti realizzati da amministratori e dipendenti nell’interesse e a vantaggio dell’impresa. 

Il rapido e continuo aumento dei reati presupposto ha reso inoltre elevato il rischio per molte aziende che prima si ritenevano poco esposte al problema. 

Inoltre, gli amministratori di una Società condannata ai sensi del D.Lgs. 231/01 che non hanno adottato un Modello 231, possono essere esposti ad azione civile di responsabilità per “cattiva gestione”. 

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martedì 27 febbraio 2024

Cosa vuol dire Responsabilità Amministrativa degli Enti? Scopri di più sui modelli di organizzazione e gestione 231/01 con MODI Srl!


Per Responsabilità Amministrativa degli Enti si intende, nella sostanza, il meccanismo giuridico attraverso il quale si attribuisce alle Società, oltre che alla persona fisica autrice materiale del reato, la responsabilità di un reato commesso a vantaggio o nell’interesse dell'ente da parte di una persona che agisce per il suo conto. 

Qualora un soggetto operante in una Società commetta uno dei reati previsti dal D.lgs. 231/2001 a  proprio vantaggio, potrà essere condannata e subire una o più delle sanzioni previste dal D.lgs. 231/2001. 

La responsabilità che viene attribuita all’Ente consiste in una colpa di organizzazione, derivante dall’inottemperanza da parte dell’ente dell’obbligo di adottare le cautele, organizzative e gestionali, necessarie a prevenire la commissione dei reati

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giovedì 22 febbraio 2024

Secondo te, chi possono essere gli autori materiali dei reati disciplinati dal D.lgs. 231/01?

In base all'art. 5 del D.lgs. 231/01, gli autori materiali dei reati disciplinati dal decreto possono essere
persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di amministrazione o di direzione dell'ente (es. amministratori, sindaci, direttori generali, responsabili di funzioni aziendali), oppure individui sottoposti alla direzione o vigilanza di queste ultime (es. dipendenti, collaboratori e consulenti).

L'autore materiale del reato deve essere un soggetto che riveste una posizione di vertice nell'ente o un soggetto terzo che svolge un'attività professionale nell'interesse dell'ente.

In questo caso, l'ente risponderà del reato solo se il soggetto terzo ha agito in forza di un rapporto di collaborazione con l'ente o se ha agito in modo da realizzare un vantaggio o interesse per l'ente.

Ad esempio, un amministratore di una società può essere autore materiale del reato di corruzione, se offre un vantaggio indebitamente a un pubblico ufficiale per ottenere un'autorizzazione. 
Un dipendente di una Società può essere autore materiale del reato di frode fiscale, se emette fatture false per evadere il fisco. Un soggetto terzo può essere autore materiale del reato di riciclaggio, se riceve denaro proveniente da un reato e lo investe in un'attività commerciale.

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sabato 10 febbraio 2024

Cosa deve fare un'Azienda per ottenere la Certificazione del Sistema di Gestione per la parità di genere UNI/PdR125:2022?

Per ottenere la Certificazione del Sistema di Gestione per la parità di genere UNI/PdR125:202, l'Azienda deve sicuramente comprendere i requisiti della Prassi di Riferimento. 

La Prassi di Riferimento UNI/PdR125:2022 è un documento tecnico che descrive i requisiti per l'implementazione di un sistema di gestione per la parità di genere. 

È importante che l'Azienda deve comprendere questi requisiti per poter iniziare a pianificare il processo di certificazione e lavorare con un Consulente esperto permette di risparmiare tempo e denaro. Oltre a ciò è importante effettuare una valutazione della propria situazione attuale in termini di parità di genere.

MODI si propone per questa valutazione che include un'analisi dei dati relativi alla composizione del personale, alla retribuzione, alle opportunità di crescita e alla conciliazione vita-lavoro.

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martedì 6 febbraio 2024

Cos’è il D.Lgs 231/2001 e quali novità normative ha introdotto? Scoprilo ora con i consulenti MODI Srl!

Il Decreto Legislativo 231/2001 è una norma dell’ordinamento Italiano che ha introdotto un regime di responsabilità amministrativa a carico degli Enti per alcuni reati commessi, nell'interesse o vantaggio degli stessi, da persone fisiche che rivestano, anche di fatto, funzioni di rappresentanza, amministrazione e direzione, anche di una sua unità organizzativa autonoma e da persone soggette a direzione e vigilanza.

Chi possono essere gli autori materiali dei reati disciplinati dal D.lgs. 231/01? 

Possono essere i soggetti così detti “apicali”, ossia persone che rivestano funzioni di rappresentanza, di amministrazione e direzione dell’ente o di una sua unità organizzativa dotata di autonomia finanziaria e funzionale, nonché da persone che esercitino anche di fatto la gestione e il controllo dello stesso (componenti dei consigli di amministrazione, amministratori delegati, direttori generali, soggetti delegati per lo svolgimento delle funzioni in materia di sicurezza sul lavoro), oppure i soggetti così detti “subordinati”, ossia le persone sottoposte alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti apicali (ma anche agenti, consulenti esterni all’azienda). 

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