venerdì 30 settembre 2011

MOG 231

61ª Giornata Nazionale ANMIL, il presidente Bettoni ne descrive i temi
pubblicato il: 30 settembre 2011 alle ore 11:40
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/61%c2%aa-giornata-nazionale-anmil-il-presidente-bettoni-ne-descrive-i-temi/

ROMA - *Domenica 9 ottobre* è la *"61ª Giornata Nazionale per le
vittime degli incidenti sul lavoro" ANMIL*. In tutte le province
d'Italia, a partire dalla *celebrazione centrale di Roma in
Campidoglio*, una serie di appuntamenti, eventi, ricorderanno le
*morti sul lavoro*, le *persone rimaste coinvolte da infortuni e ora
invalide*, le vittime di ogni *malattia professionale*. Attuale
*presidente ANMIL è Franco Bettoni*, anch'egli invalido del lavoro
dal 1976, ultimo successore in ordine cronologico del primo reggente
nazionale Bartolomeo Pastore. Fu Pastore nel 1951, il 19 marzo del
1951 a indire la prima "Giornata Nazionale del Mutilato". La
capostipite delle successive epigoni, giornata che nel 1998, è stata
istituzionalizzata dalla Presidenza del Consiglio che su richiesta
dell'Associazione, ne ha decretato la ricorrenza in ogni seconda
domenica di ottobre. Negli ultimi 5 anni ANMIL ricorda come ci siano
stati in Italia 200.000 invalidità permanenti e oltre 7.000 morti.
Numeri ancora una volta eccessivi.

La giornata nazionale ANMIL, capace di richiamare  insieme
istituzioni e familiari, accorre urgente nella sua ricorrenza come
un'esortazione. Esorta a concentrare gli sforzi, *alla prevenzione,
all'informazione, alla formazione, alla sensibilizzazione*. Per la
riduzione agognata degli infortuni, per la comprensione piena delle
malattie professionali, per la necessità di reinserimento degli
invalidi. Per capire quanto a ogni incidente corrisponda un nome, un
volto. E non venga considerato soltanto un numero.

*Presidente Bettoni, una giornata che ha più di mezzo secolo, 
indetta da un'associazione, un'organizzazione, fondata nel 1943.
Lustri, decenni di attività al fianco delle famiglie dei morti sul
lavoro, degli invalidi. Ricorrenze e attività purtroppo sempre
attuali, per non dire necessarie.*

Un'attività incessante e una giornata che esprime ancora le stesse
necessità, gli stessi richiami di un tempo. I nostri valori le nostre
intenzioni, i nostri sforzi sono ancora quelli dell'inizio, le
nostre *fondamenta*. Siamo sempre *al fianco dei familiari delle
vittime degli incidenti, degli invalidi, per la sicurezza del lavoro*.
Ci sono stati nel tempo, nel mondo del lavoro indubbi miglioramenti
riguardanti la sicurezza e la prevenzione per i lavoratori. Ma non è
ancora sufficiente. Molti ancora gli aspetti sui quali lavorare e sui
quali premere. Le condizioni sono di certo migliorate. La macchina che
ha causato il mio infortunio nel 1976 non esiste più, e non può più
nuocere, ma ancora molti *nuovi e diversi sono i rischi sul lavoro*.
In Italia ci sono ancora di media 3 morti sul lavoro al giorno, i dati
annuali del 2010, hanno dato i decessi e gli infortuni in calo, ma
bisogna ancora fare molto. Continuare a lavorare, promuovere,
vigilare.

*Sente che l'attenzione collettiva sia aumentata? Che ci sia più
partecipazione ai temi riguardanti la sicurezza e le morti rispetto al
passato?*

L'attenzione sta crescendo anche se ancora in genere sui media
arrivano sempre le grandi tragedie collettive, i drammi che
coinvolgono più persone. Occorre continuare in questa direzione, far
capire soprattutto che ogni notizia, ogni dato non è un numero, ma
sono volti, facce, nomi, persone. Il nostro impegno ha due facce:
quello della *comunicazione e della sensibilizzazione e quello
dell'assistenza alle famiglie, agli invalidi*. Due componenti
cruciali del nostro lavoro.

Negli ultimi due anni, nel 2009 prima e nel 2010 abbiamo ricevuto
ufficiali segnali di stima e riconoscimento per il nostro impegno dal
Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, una figura alta di cui
sentiamo la vicinanza e che speriamo continui come sempre a starci
vicina.
*Potremmo definire la giornata come il culmine delle attività
citate.*

Sarà un appuntamento che metterà in rete e unirà tutte le province
d'Italia. A partire da Roma i*n ogni capoluogo verrà ricordata la
ricorrenza con manifestazioni, dibattiti, incontri*. Nei quali
verranno *ricordate le morti sul lavoro, le impellenze riguardanti le
esigenze di riabilitazione dei disabili, le urgenze inerenti le
malattie professionali*. Dati INAIL 2010 alla mano, se è vero che
abbiamo registrato un calo degli infortuni , dell'1,9% rispetto
all'anno precedente, e un calo degli incidenti mortali del 6,9%, è
pur vero dall'altro lato che si è registrata un'impennata delle
*percentuali riguardanti le malattie professionali, cresciute del
21,9% rispetto al 2009*. Un dato che ha confermato la necessità di
aprire un nuovo urgente fronte di discussione. Temi, che insieme
sospingono il nostro impegno in *campagne sociali collettive,
bipartisan,* che hanno il fine di promuovere la cultura della
sicurezza, *accentrare l'attenzione sui rischi sul lavoro* e
contemporaneamente sul *bisogno di assistenza da parte delle famiglie
degli infortunati e sul bisogno di reinserimento degli invalidi da
lavoro*.

*L'ANMIL dispone di un numero verde, l'800 180 943, sostiene ed è
fautrice di numerose iniziative destinate agli invalidi del lavoro.
Quali sono le emergenze che più riguardano gli infortunati, persone
rese inabili dagli infortuni e delle quali generalmente si parla solo
a fini assicurativi, assistenziali.*

Ci sono in Italia *migliaia di persone che hanno bisogno di programmi
di reinserimento*. L'infortunio sul lavoro non arreca soltanto danni
fisici, ma si inserisce in una sfera esistenziale, psicologica. La
persona infortunata, oltre al trauma fisico e del recupero col passare
dei giorni inizia ad accorgersi delle difficoltà enormi nel rientrare
nella propria esistenza e inizia a soffrire difficoltà causate dal
dover calibrare nuovamente la propria vita, su nuovi parametri, su
piani fino a quel momento sconosciuti. Riscontra difficoltà
quotidiane e prime fra tutte quelle di un nuovo impiego.

C'è lavoro per pochi oggi, in questa crisi che ha determinato un
calo dell'occupazione che a mio parere può essere annoverata anche
tra le cause della riduzione del numero degli infortuni. C'è lavoro
per pochi, figuriamoci quali possono essere le difficoltà di una
persona disabile nel cercare un nuovo impiego. L'ANMIL ha tra i
propri compiti essenziali quello di assistere questi bisogni. Ha un
CAF, un patronato, e ha recentemente costituito un'agenzia del
lavoro. Attività con le quali cerchiamo di *aiutare e agevolare il
reinserimento, alleviare i disagi degli infortunati e quindi delle
famiglie di tutte le vittime di incidenti sul lavoro*. Io so quanto è
importate avere una possibilità di reinserimento. Ho provato tutto
sulla mia pelle. Sono stato salvato dalla stessa ANMIL, che mi ha
ridato la possibilità di adoperarmi e rimettermi in gioco. So quanto
è dura, cosa si prova e quanto quindi sia necessario offrire
assistenza e possibilità.

*Le malattie professionali: 42.347 dai dati INAIL relativi al 2010.*

Quante sono le malattie riconducibili al lavoro? Abbiamo dati
ufficiali e sui quali dobbiamo fare sicuramente affidamento. Ma ancora
non basta. È nebuloso ancora il discorso. Quante malattie non sono
state, per fattori diversi, non ricondotte al lavoro? Quanto le morti
apparentemente per cause proprie potrebbero essere ricondotte invece
al lavoro? Dai disturbi scheletrici al cancro passando per ogni
patologia tabellata, occorre ancora indagare e accertare parte del
fenomeno. Dall'opinione pubblica vengono a volte percepite come un
fenomeno laterale minore. Ma riguardano invece aspetti fondamentali.
*Sul lavoro ci si può ammalare e la malattia deve essere prevenuta
con la ricerca della sicurezza, rispettando le regole e le prassi per
la prevenzione*.

Nella giornata del 9 ottobre cerchiamo di richiamare lo sguardo di
tutti su queste tematiche. Di richiamare l'attenzione sulle
emergenze da noi rilevate. Un momento di massima raccolta, che
coinvolgerà tutta Italia e nel quale amplificheremo per un giorno
quanto fatto quotidianamente, con le famiglie, con gli invalidi, e
quanto promosso ogni giorno con le nostre attività di
sensibilizzazione alla sicurezza nelle scuole, con i ragazzi, in rete,
nelle città.

vedi l'originale (61ª Giornata Nazionale ANMIL, il presidente Bettoni ne descrive i temi) su: http://www.mog231.it/61%c2%aa-giornata-nazionale-anmil-il-presidente-bettoni-ne-descrive-i-temi/

MOG 231

Come garantire il primo soccorso sui luoghi di lavoro isolati
pubblicato il: 30 settembre 2011 alle ore 12:08
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/come-garantire-il-primo-soccorso-sui-luoghi-di-lavoro-isolati/

Quale *prevenzione generica e/o specifica* si deve attuare nel caso di
lavori di *manutenzione ordinaria e straordinaria* effettuata nelle
aree della rete ferroviaria?*

Il *decreto ministeriale n. 19/2011* ha stabilito le modalità di
applicazione in ambito ferroviario del *"Regolamento recante
disposizioni sul pronto soccorso aziendale" (DM 388/03)*. Per la
particolare circostanza di lavori di manutenzione eseguiti sulla rete
ferroviaria, trattandosi  di attività in luogo isolato, diverso
cioè dalla sede aziendale e dove non esistono posti permanenti del
servizio di primo soccorso, questo deve essere comunque garantito al
personale che vi opera.

Il decreto 19/2011 stabilisce che i gestori delle infrastrutture e le
imprese ferroviarie devono predisporre procedure operative per:

* Attuare uno *specifico piano di primo intervento*;

* prevedere le *modalità più efficaci per ciascun punto della rete
ferroviaria*;

* *garantire un primo soccorso qualificato*: a) in tempi rapidi e 
b) per il trasporto degli infortunati.

A questo scopo il personale deve essere dotato oltre che di un
*pacchetto di medicazione* con il contenuto previsto dall'all. 2 del
DM 388/03, anche di un mezzo di *comunicazione idoneo* per contattare
il Pronto soccorso più vicino.

Inoltre, il *personale addetto deve essere formato,* con cadenza
triennale, sulle procedure di richiesta delle unità operative di
pronto soccorso, sulle tecniche di primo intervento sanitario e 
sull'uso dei presidi contenuti nei pacchetti di medicazione.
I corsi di formazione devono avere una durata non inferiore a sei ore
e gli insegnamenti devono essere erogati da personale medico per la
materia generale e, per le parti del programma relative alle
procedure, da personale esperto in ambito ferroviario.
Maggiore approfondimento deve essere riservato nella *formazione del
personale di macchina e viaggiante*, i cui corsi devono avere una
durata non inferiore a otto ore.

** _RFI_* (Rete Ferroviaria Italiana, Gruppo Ferrovie dello stato)
provvede alla manutenzione di oltre 16.000 km di linee, due terzi
delle quali sono elettrificate. In termini di sviluppo complessivo di
binari si tratta di oltre 23 mila chilometri destinati alla
circolazione e di quasi 4000 km. di binari "secondari", cui si
aggiungono circa 2.050 impianti per la regolazione della circolazione
dei treni. Le differenti tipologie d'opere e apparecchiature da
manutenere sono riconducibili a cinque settori principali: le opere
civili , l'armamento, la trazione elettrica (energia, alimentazione
e linee di contatto), gli apparati di segnalamento, gli impianti di
telecomunicazione.
Vi vengono coinvolte differenti infrastrutture, da opere murarie a
tecnologie informatiche sofisticate.

A presidiare, direttamente o indirettamente, la manutenzione dei
diversi settori sono chiamati circa 18.000 dipendenti, poco più della
metà della forza lavoro di RFI.

vedi l'originale (Come garantire il primo soccorso sui luoghi di lavoro isolati) su: http://www.mog231.it/come-garantire-il-primo-soccorso-sui-luoghi-di-lavoro-isolati/

MOG 231

Educare alla prevenzione sul lavoro, tre giorni al S.Cleto Roma
pubblicato il: 30 settembre 2011 alle ore 10:25
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/educare-alla-prevenzione-sul-lavoro-tre-giorni-al-s-cleto-roma/

ROMA -  *Educare alla prevenzione sul lavoro può salvare la vita*.
Questo il messaggio che l'INAIL Roma Nomentano vuol fare arrivare ai
bambini delle scuole del "*141° Circolo didattico S.Cleto*". Con il
progetto "Educare alla prevenzione", promosso in collaborazione
con il *Teatro delle Chimere*, e con lo spettacolo teatrale "Le
avventure di Peperone e lo Spirito del Pericolo Pericoloso nel Paese
del Rischio".

*Lo spettacolo sarà allestito il 3, 4 e 5 ottobre prossimi,* con due
repliche al giorno,  e sarà *rivolto ai bambini delle classi quarte
e quinte* dell'istituto. Uno spettacolo di burattini che coinvolge i
bambini in una storia che li porta a riflettere su temi da grandi: *la
sicurezza*, i *pericoli*, le *regole*. Per conoscere i *rischi*, per
carpire l'importanza della sicurezza sul lavoro e nella vita.

Dopo lo spettacolo gli attori daranno poi vita a un momento di
*discussione e confronto* dove i bambini saranno invitati a prendere
la parola, ad approfondire quanto hanno capito e a raccontare come
vivono loro il *rischio* o cos'è per loro *la paura*. Un momento di
riflessione, divertente ma profonda,  per  comunicare ai bambini, ma
anche ai loro genitori, ai docenti e agli operatori della sicurezza,
che *la prevenzione è indispensabile*, che bisogna *conoscere i
pericoli* ed essere sulle *norme da adottare*, perché è così che ci
si salva la vita.

vedi l'originale (Educare alla prevenzione sul lavoro, tre giorni al S.Cleto Roma) su: http://www.mog231.it/educare-alla-prevenzione-sul-lavoro-tre-giorni-al-s-cleto-roma/

MOG 231

Formazione lavoratori marittimi, nuova direttiva europea
pubblicato il: 30 settembre 2011 alle ore 11:05
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/formazione-lavoratori-marittimi-nuova-direttiva-europea/

BRUXELLES – Adottata dalla Commissione Europea la *Proposta di
Direttiva* del Parlamento Europeo e del Consiglio *recante modifica
della direttiva 2008/106/CE, concernente i requisiti minimi di
formazione per la gente di mare*.

Obiettivo della proposta di direttiva è *allineare le norme UE alle
norme internazionali*.

I requisiti relativi alla formazione della gente di mare, soprattutto
per gli ufficiali e dei relativi brevetti sono regolati a livello
internazionale dalla *convenzione STCW*,  (Standards of Training,
Certification and Watchkeeping) emanata nel 1978. Da allora molti
passaggi normativi hanno aggiornato la convenzione e lavorato verso un
adeguamento e armonizzazione delle norme comunitarie e dei vari Stati
nazionali alle norme internazionali.

Con questo obiettivo nel 2007 l'IMO (International maritime
organization) ha avviato un riesame della convenzione STCW che ha
portato all'emanazione di una serie di *importanti emendamenti* .

Gli emendamenti, adottati alla *Conferenza di Manila il 25 giugno
2010*, hanno l'obiettivo di *migliorare le disposizioni esistenti*,
rendendo più *severe le norme sulla prevenzione delle frodi* e gli
*standard di idoneità fisica* e intendono adeguare le norme stess ai
più recenti *sviluppi della tecnologia*. Gli emendamenti di Manila
hanno poi introdotto dei *nuovi requisiti di formazione* necessari per
chi voglia rivestire l'incarico di "*marittimo esperto*" e
"*ufficiale elettrotecnico*".

La presente proposta di direttiva intende pertanto *incorporare nel
diritto UE le modifiche apportate nel 2010 alla convenzione STWC* con
l'obiettivo di evitare conflitti tra gli obblighi a livello
internazionale e a livello UE degli Stati membri . La direttiva si
pone inoltre lo scopo di *sviluppare e perfezionare un sistema di
riconoscimento della gente di mare la cui formazione è avvenuta fuori
dall'UE*, questione fondamentale in un mercato del lavoro fortemente
globalizzato come quello della navigazione marittima

In armonia con quanto disposto negli emendamenti di Manila le
principali modifiche alla direttiva 2008/106/CE, concernente i
requisiti minimi di formazione per la gente di mare riguardano
pertanto:

* "Disposizioni più severe per quanto riguarda *formazione* e
*valutazione*, il *rilascio dei* *certificati di competenza*,
nonché la *prevenzione delle frodi*;

* norme più aggiornate per quanto riguarda l'*idoneità fisica*,
l'*idoneità al servizio* nonché l'*abuso di alcol*;

* nuovi requisiti concernenti la *certificazione relativa a
marittimi esperti*, *ufficiali* *elettrotecnici* nonché la
*formazione di sicurezza per tutta la gente di mare*;

* *requisiti aggiornati per il personale* presente a bordo *di*
*determinati tipi di navi*;

* chiarimento e *semplificazione della definizione di
"certificato*".

Infine, la proposta ha adeguato le *disposizioni STCW sulla guardia*,
allo scopo di allinearle alle norme UE sull'*orario di lavoro della
gente di mare*.

*Le modifiche alla convenzione STCW* decise a Manila *entreranno in
vigore il 1° gennaio 2012*.

*Per approfondire:* Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio
recante modifica della direttiva 2008/106/CE del Parlamento europeo e
del Consiglio,concernente i requisiti minimi di formazione per la
gente di mare.

vedi l'originale (Formazione lavoratori marittimi, nuova direttiva europea) su: http://www.mog231.it/formazione-lavoratori-marittimi-nuova-direttiva-europea/

giovedì 29 settembre 2011

MOG 231

Storia della normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia – Capitolo 1
pubblicato il: 29 settembre 2011 alle ore 13:15
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/storia-della-normativa-sulla-sicurezza-sul-lavoro-in-italia-%e2%80%93-capitolo-1/

ROMA - Iniziamo oggi 29 settembre una nuova avventura editoriale che
ci accompagnerà fino alla fine di questo 2011. *"Storia della
normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia"* è il titolo del
nuovo progetto, una rubrica che andrà online ogni giovedì, nella
quale racconteremo l'evoluzione delle leggi nazionali riguardanti la
sicurezza del lavoro dall'Unità d'Italia a oggi. Un capitolo a
settimana, fino al 29 dicembre 2011, per un racconto con il quale
ripercorreremo vicende, discussioni, fatti che hanno interessato le
tappe della normativa italiana e tramite il quale cercheremo di
scandire e omaggiare i giorni e le settimane finali di questo anno che
celebra i 150 anni di vita del nostro Paese.

A curare la rubrica, autore di tutti gli articoli che andremo a
leggere sarà una firma d'eccezione, una firma di cui Quotidiano
Sicurezza si fregia e che va a puntellare ulteriormente la già
notevolissima squadra de "L'esperto risponde": il *Prof. Dott. Remo
Zucchetti*.

Di seguito una breve presentazione dell'opera scritta dallo stesso
autore, e il primo capitolo in programma:"L'avvento della grande
industria e la formazione del capitalismo. La questione operaia emerge
in tutta la sua drammaticità sin dalla nascita del Regno d'Italia".

*Presentazione dell'opera.* _Una serie di articoli, legati tra loro
dal nesso dell'evoluzione storico-giuridica della legislazione di
sicurezza, si susseguiranno durante questo anno dedicato alle
celebrazione della ricorrenza dell'unità del Paese. Partendo
dall'avvento della grande industria e la formazione del capitalismo,
il giovane Regno d'Italia favorì lo sviluppo e il progresso
nazionale, ma escluse i lavoratori  dal benessere determinando
l'impoverimento delle masse operaie._

Attraverso l'unionismo i lavoratori contrastarono il dominio del
capitale obbligando il parlamento liberale ad emanare le prime leggi
sociali di tutela. I primi deboli segnali di tutela arrivarono con la
legge sulla disciplina del lavoro dei fanciulli, del lavoro in miniera
e la normativa sull'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro.

All'inizio del '900 veniva costituito il Corpo degli ispettori
dell'industria per assicurare condizioni di lavoro meno pericolose
nelle fabbriche e promulgato il decreto per assicurare il buon governo
igienico nei cantieri delle grandi opere pubbliche.  Nel '30 i
tempi erano maturi per l'emanazione di un complesso di disposizioni
che affrontava in modo organico  la disciplina del rapporto di
lavoro.

Fu l'alba della legislazione del lavoro con le leggi sul sistema
previdenziale, sull'orario di lavoro, sui contratti collettivi
"erga omnes", sulla tutela civilistica e penalistica che
inquadrava l'evento infortunistico, determinato da colpa
dell'imprenditore, nei delitti di lesioni od omicidio colposo. A
cavallo degli anni '50, veniva emanato il "corpus normativo
prevenzionale " che sarà abrogato dall'attuale T.U. n. 81 solo
nel 2009.

_Attraverso  delle puntualizzazioni – nei successivi articoli
–affronteremo sul Quotidiano  i suddetti temi, fino ai contenuti
dell'attuale sistema di tutela dal recepimento nell'ordinamento
dei nuovi principi di organizzazione della sicurezza sul lavoro
sanciti dal D.Lgs. 626/1994, e a dovute riflessioni sull'opera
monumentale del recente  T.U. Critiche e osservazioni sul reale
raggiungimento degli obiettivi e sulla sua reale incisività.
Ragionando in ultimo su fatto che possa essere o meno questo il
momento di rettificare il sistema di tutela, fondandolo sulla
formazione degli imprenditori e dei vertici aziendali - scarsamente
attenti agli enormi costi aziendali derivanti dalla mancata
prevenzione -investendo le necessarie risorse atte  ad assicurare la
effettiva organizzazione e  gestione in sicurezza dei processi
produttivi pericolosi e a maggior rischio._ (Remo Zucchetti)

*Capitolo 1* - *L'avvento della grande industria e la formazione del
capitalismo. La questione operaia emerge in tutta la sua drammaticità
sin dalla nascita del Regno d'Italia.*

Nel *periodo precedente l'evoluzione industriale* i rapporti di
lavoro avevano conservato il carattere di relazioni tra individui.
Nella prima metà del secolo XIX, l'avvento della grande industria e
la formazione del capitalismo - a seguito della rivoluzione
industriale partita dall'Inghilterra - determinarono da un lato la
divisione tra il capitale e il lavoro e dall'altro il distacco tra
il lavoratore e l'imprenditore, con conseguente rottura
dell'equilibrio passato.
Si delineò, quindi, quel complesso di fenomeni politico-economici
individuati nell'espressione *"questione sociale*".

Nel nostro Paese la grande industria nacque dopo l'unificazione
nazionale per cui la questione sociale si manifestò con notevole
ritardo rispetto agli altri Paesi europei.
Le differenze sociali e i contrasti tra le classi, connessi
all'economia capitalistica, non poterono più essere ignorati dallo
*Stato liberale*, quando la miseria in cui versava il proletariato
divenne tale da costituire una minaccia per lo stesso assetto politico
instaurato e gestito dagli stessi detentori del potere economico.
Peraltro i *primi interventi normativi di tutela* *furono nettamente
repressivi*. Il Legislatore dell'epoca non intese tutelare la classe
operaia diseredata, bensì proteggere l'ordine sociale esistente
contro le rivendicazioni che apparivano pericolose.

L'industrializzazione permise un notevole progresso economico,
accompagnato però da  un forte aumento del costo della vita, con
conseguente crescita della miseria dei prestatori d'opera i cui
salari erano insufficienti a soddisfare le più elementari esigenze di
vita.
Ciò porto i lavoratori all'ineluttabile necessità di associarsi
per resistere alla"dittatura contrattuale" degli imprenditori.

Intanto, dopo l'unificazione nazionale la legislazione si andava
evolvendo con  timide e frammentarie iniziative. Ancora nel *1879* lo
Jacini, a conclusione della sua  famosa inchiesta agraria,
inutilmente invocava "i probiviri", per risolvere le controversie
tra capitale e lavoro in agricoltura. E inutile era pure 
l'invocazione avanzata dalla Regia Commissione d'inchiesta sugli
scioperi e i probiviri nell'industria.

I pubblici poteri, però, cominciavano ad avvertire l'*urgenza di
qualche intervento per assicurare più umane condizioni di lavoro*.
Veniva promulgata nel *1886 la "Legge di tutela del lavoro dei
fanciulli negli opifici industriali, nelle cave e nelle miniere* (L.
11 febbraio 1886, n. 3657)" che può considerarsi la *prima norma*,
sia nel campo del lavoro in genere che in quello della protezione dei
minori in particolare, tendente a limitare lo sfruttamento delle c.d.
"mezze forze".

Seguiva nel *1889* la *riforma del codice penale*, in cui si
riconosceva lo sciopero anche se in via indiretta e "per puro
spirito liberale". Nel 1893 venivano  promulgate la *"Legge sulla
polizia delle miniere"*,  per tutelare l'incolumità degli operai,
e quella sui *probiviri nell'industria*, costituente una
"magistratura speciale" che gioverà non poco  allo sviluppo di
un *embrionale diritto del lavoro*.

Intanto, con il crescente sviluppo della civiltà industriale, con la
diffusione delle macchine e delle lavorazioni pericolose, aumentava in
modo impressionante il *numero degli infortuni sul lavoro e delle
malattie professionali*.

Nel *1898* il Legislatore – sulla traccia indicata dai Paesi europei
più evoluti – si poneva, infine, il problema della *tutela
dell'integrità fisica dei lavoratori*, con la *"Legge
sull'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro (L.
12 marzo 1998, n. 30)"*, preoccupandosi di riparare le conseguenze
nefaste dell'incidente sul lavoro.

Soltanto nel *1899* veniva assicurata la *tutela della integrità
fisica del prestatore d'opera* con il *"Regolamento generale per la
prevenzione degli infortuni (R.D. 18 giugno 1899, n. 230)"*. Purtroppo
restavano esclusi dalla disciplina prevenzionistica tutto il settore
del commercio, la maggior  parte delle piccole imprese industriali e
l'intero settore dell'agricoltura.

vedi l'originale (Storia della normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia – Capitolo 1) su: http://www.mog231.it/storia-della-normativa-sulla-sicurezza-sul-lavoro-in-italia-%e2%80%93-capitolo-1/

MOG 231

Manutenzione sicura in agricoltura, guida e factsheet EU-OSHA
pubblicato il: 29 settembre 2011 alle ore 11:26
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/manutenzione-sicura-in-agricoltura-guida-e-factsheet-eu-osha/

BILBAO – Pubblicata dall'*EU-OSHA* "Agenzia europea per la salute
e la sicurezza sul lavoro", la guida *"Maintenance in Agriculture -
A Safety and Health Guide"* (IT "La manutenzione in agricoltura, una
guida alla salute e sicurezza" ndr), per ora disponibile solo in
inglese.

La guida affronta il problema della manutenzione in agricoltura,
settore tra i più pericolosi in cui i *lavoratori sono colpiti da
infortunio mortale tre volte di più dei lavoratori impiegati in altri
settori* e *sono vittime di infortunio 1,7% di volte in più degli
altri lavoratori*.

*La guida esplora nel dettaglio tutte le diverse tipologie di
manutenzioni* che gli agricoltori si trovano necessariamente ad
affrontare: dalla manutenzione dei *macchinari*, a quella degli
*edifici* e dei *locali di immagazzinamento*, degli *impianti
elettrici*, degli *impianti di irrigazione* e delle *strade* e
individua per ogni tipologia quali siano i *rischi cui il lavoratore
è esposto* *e come prevenirli*.

Il testo insiste sulla *necessità di efficaci campagne di
informazione e di corsi di formazione* su misura. La pubblicazione è
inoltre corredata dalla presentazione di quattro esempi di *"Buone
prassi"* realizzate in Lituania, Olanda, Gran Bretagna e Germania.

Quanto riportato nella guida estesa è sintetizzato nel *Factsheet 99
"Manutenzione sicura in agricoltura"* disponibile in 24 lingue tra
cui l'italiano. Una pubblicazione più agile con la quale si
forniscono fondamentali e basilari informazioni riguardanti
l'espletamento delle attività di manutenzione in agricoltura.

Un opuscolo che mette ancora in luce le differenti necessità di
manutenzione per ogni ambito lavorativo inerente l'agricoltura e i
rischi per lavoratori. Rischi che ricordiamo consistere in:

* Pericoli meccanici quali schiacciamento, intrappolamento e
proiezione di liquidi in pressione;

* pericolo di caduta;

* pericoli elettrici;

* pericoli termici in occasione di saldature o manutenzione di parti
ad alta temperatura;

* pericoli chimici legati all'uso di sostanze pericolose;

* pericolo di incendi e di esplosione;

* pericoli ergonomici;

* pericoli relativi ad attività svolte in ambienti confinati.

Fattori di rischio particolari ai quali si sommano pericoli comuni
legati *al *fatto *che il lavoratore operi da solo*, che sia
*sprovvisto di adeguati dispositivi di protezione individuale*, che
lavori *in fretta* e sotto pressione, *che non abbia sufficiente
formazione e informazioni*, che operi in un regime di subappalto che
non corrisponda a un'approfondita conoscenza della specifica
situazione di lavoro.

*Per approfondire:* La guida e il factsheet riguardante la
Manutenzione sicura nell'agricoltura.

vedi l'originale (Manutenzione sicura in agricoltura, guida e factsheet EU-OSHA) su: http://www.mog231.it/manutenzione-sicura-in-agricoltura-guida-e-factsheet-eu-osha/

MOG 231

Cantiere sicuro futuro, domani la premiazione a Genova
pubblicato il: 28 settembre 2011 alle ore 15:20
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/cantiere-sicuro-futuro-domani-la-premiazione-a-genova/

GENOVA - Verranno premiati domani 30 settembre a Villa Bombrini,
Geova, i vincitori del concorso di idee *"Cantiere Sicuro
Futuro"*, concorso sulla *sicurezza nei cantieri* promosso dalla
Regione Liguria in collaborazione con la "Genova film commission".
Fase finale di un bando indetto dall'amministrazione regionale con
l'intenzione di realizzare una *campagna di comunicazione sulle
proble­matiche connesse alla tutela della sicurezza nei cantieri
edili*, una campagna che raccogliesse contributi audiovisivi - new
media quali web, telefonia mobile, videogiochi, social media.

Una chiamata all'elaborazione di progetti utili poi per comunicare e
raggiungere le figure che cooperano nei cantieri con lo scopo di
*aumentarne la consapevolezza* e *sensibilizzare* tutti i lavoratori
sulle *principali fonti di rischio*.

Sono più di cinquanta i progetti presentati in concorso sia da
professionisti, che hanno partecipato alla sezione "Cortometraggi",
che da non professionisti, che hanno prodotto idee per la sezione
"Progetti/New social media". Selezionati da una giuria con un
presidente d'eccezione come Mimmo Calopresti e composta inoltre da
rappresentanti del mondo del cinema e dell'audiovisivo,
rappresentanti regionali e del Coordinamento dei CPT, Comitati
Paritetici Territoriali della Liguria, ha selezionato le seguenti
opere.

I *premi*. Per la sezione cortometraggi, spot, mini-fiction: *primo
classificato "Custodi" di Francesco Ditria*; secondo classificato
"Se un giorno un supereroe" di Elisabetta Ferrando terzo
classificato: "Non azzardare la vita" di Furio Bruzzone.
Attribuite menzioni speciali a Paolo Caredda per "Game over",
Christian Silvi per "Il vecchietto" e  Luca Bozzo per "Edilwood
party".

Nella sezione new, social media: *primo classificato "Seconda
vita" di Michele Vaccari*; secondo classificato "Cantieradio" di
Roberto Cena; terzo classificato: "Salvo al lavoro" di Sergio
Burioli; Menzione speciale a Manuel Stefanolo per "Angelo 2.0".

La cerimonia di *premiazione* è aperta al pubblico e avrà luogo a
Genova, domani Venerdì 30 Settembre 2011 a partire dalle ore 16,30,
presso Villa Bombrini, sede di Genova-Liguria Film Commission.  A
conclusione della cerimonia è prevista la  proiezione del film
documentario *"La fabbrica dei tedeschi" di Mimmo Calopresti*,
recentemente presentato al Festival del Cinema di Venezia, che
racconta i *tragici eventi* accaduti il 6 dicembre 2007
nell'*acciaieria ThyssenKrupp di Torino*.

vedi l'originale (Cantiere sicuro futuro, domani la premiazione a Genova) su: http://www.mog231.it/cantiere-sicuro-futuro-domani-la-premiazione-a-genova/

MOG 231

Sviluppo e sicurezza agricoltura, i progetti PIF Regione Toscana
pubblicato il: 29 settembre 2011 alle ore 10:48
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sviluppo-e-sicurezza-agricoltura-i-progetti-pif-regione-toscana/

FIRENZE – *Finanziati dalla Regione Toscana*, Assessorato
all'agricoltura, *15 "Progetti integrati di filiera* - *PIF*", per
un finanziamento totale di 57 milioni di euro.
Rilevante impegno della Regione che intende in questo modo apportare
*sostanziali benefici al settore dell'agricoltura e zootecnia* in
termini di *occupazione*, *competitività*, *innovazione*, *qualità
del prodotto* e *sicurezza sul lavoro*.

A livello occupazionale il personale impegnato nella realizzazione dei
progetti conta 1250 imprenditori e 7000 addetti. I progetti, che
incideranno su 17mila ettari del territorio regionale e saranno
diffusi in ogni provincia della regione e sono riferibili a tre grandi
aree: la produzione cerealicola, la zootecnia e "altre filiere"
che comprendono la produzione di olio, di vino e il vivaismo.

I progetti presentati vanno dalle *soluzioni ad alta tecnologia* alla
*riscoperta di tradizioni* rivisitate in chiave moderna. Programmi che
puntano all'innovazione, alla salvaguardia ambientale,
all'innalzamento della qualità del prodotto attraverso il
*miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di
lavoro*.

*Una considerevole fetta di investimenti sarà infatti destinata
all'acquisto di macchinari*, immobili, *strumentazioni* e *dotazioni
innovative*. Saranno espressamente destinati all'innalzamento delle
condizioni di sicurezza gli *investimenti stanziati per
l'ammodernamento del parco macchine nelle aziende agricole*.

Soddisfazione dalla Regione per un progetto importante al quale le
aziende toscane hanno aderito mostrando capacità organizzativa e di
progettazione integrata in cui tutti i soggetti  impegnati, dai
produttori ai rivenditori,  per u progetto che a investire e
rispettare accordi di filiera che garantiscano obblighi e
responsabilità reciproche.

*Per approfondire:* I progetti previsti dal PIF.

vedi l'originale (Sviluppo e sicurezza agricoltura, i progetti PIF Regione Toscana) su: http://www.mog231.it/sviluppo-e-sicurezza-agricoltura-i-progetti-pif-regione-toscana/

mercoledì 28 settembre 2011

MOG 231

Adesso lo sfruttamento è più grave se c'e anche omissione di misure sicurezza
pubblicato il: 28 settembre 2011 alle ore 12:54
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/adesso-lo-sfruttamento-e-piu-grave-se-c%e2%80%99e-anche-omissione-di-misure-sicurezza/

Nei provvedimenti della manovra governativa di fine agosto, convertiti
in legge finanziaria in questi giorni, non ci sono solo politiche
rigide per affrontare e superare la gravissima crisi economica.
Infatti, la nuova *legge 138/2011, coordinata con la legge di
conversione 148/2011*, ha introdotto, fra l'altro, alcune  modifiche
in materia di *reato per sfruttamento del lavoro*, reato che viene
punito con maggiore severità se vi è anche violazione della
*normativa in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro*.
Tant'è che in presenza di questo specifico aggravante,  la pena:

* È *aumentata di almeno 1/3* e sino alla metà prevede persino la
reclusione fino a 12 anni;

* è accompagnata  da una *multa di 3.000 euro per ogni lavoratore
coinvolto*.

Così, la norma coordinata 148, all'articolo 603 del codice penale
inserisce l'art. 603-bis (*Intermediazione illecita e sfruttamento del
lavoro*), nel quale, fra l'altro, si legge: "costituisce  indice 
di  sfruttamento  la sussistenza di una o più delle seguenti
circostanze:
1) la sistematica *retribuzione dei lavoratori in modo palesemente
difforme dai contratti collettivi nazionali* o comunque sproporzionato
rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato;
2) la sistematica *violazione della normativa relativa all'orario di
lavoro, al riposo settimanale, all'aspettativa obbligatoria, alle
ferie*;
3) la sussistenza di *violazioni della normativa in materia di
sicurezza e igiene  nei luoghi  di  lavoro*, tale da esporre il
lavoratore a pericolo per la salute, la sicurezza  o 
l'incolumità personale;
4) la sottoposizione  del  lavoratore a *condizioni di lavoro,
metodi di sorveglianza, o a situazioni alloggiative particolarmente
degradanti*".

E ancora: costituisce "aggravante specifica" e comporta "l'aumento
della pena da un terzo alla metà...  (omissis)...3) l'aver
commesso il *fatto esponendo i lavoratori intermediati a situazioni di
grave pericolo*, avuto riguardo alle caratteristiche delle prestazioni
da svolgere e delle condizioni di lavoro".

Nell'altro articolo inserito (Art. 603-ter, Pene accessorie), si
legge, inoltre, che la condanna per i delitti di sfruttamento possono
importare, in presenza di specifiche situazioni, "l'*interdizione
dagli uffici direttivi delle persone giuridiche o delle imprese*,
nonchè il divieto di concludere contratti di appalto, di cottimo
fiduciario, di fornitura di opere, beni o servizi  riguardanti  la
pubblica amministrazione, e relativi subcontratti" ed in altri casi
possono  importare anche "l'esclusione per un periodo di due anni
da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi da parte dello
Stato o di altri enti pubblici, nonchè dell'Unione europea,
relativi  al  settore  di attività in cui ha avuto luogo lo
sfruttamento".

vedi l'originale (Adesso lo sfruttamento è più grave se c'e anche omissione di misure sicurezza) su: http://www.mog231.it/adesso-lo-sfruttamento-e-piu-grave-se-c%e2%80%99e-anche-omissione-di-misure-sicurezza/

MOG 231

Benefici e investimento nella prevenzione, i dati ISSA
pubblicato il: 28 settembre 2011 alle ore 11:27
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/benefici-e-investimento-nella-prevenzione-i-dati-issa/

ISTANBUL - Horst Komkolewsky, Segretario generale dell'*ISSA*,
"International Social Security Association", nella corso del "XIX
Congresso internazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro", ha
presentato la ricerca "The return on prevention. Calculating the
costs and benefits of investments in occupational safety and health in
companies", una *ricerca sui benefici economici degli investimenti
in prevenzione per la sicurezza sul lavoro.*

La gestione della sicurezza sul lavoro in azienda rappresenta un
costo, ma produce un ritorno economico? E in quale modo?

La ricerca, condotta in *trecento aziende* provenienti da *quindici
nazioni di ogni parte del mondo*, ha dato risposta a questa domanda e
i risultati sono decisamente positivi: *gli investimenti in
prevenzione hanno un ritorno economico* in diversi aspetti della
azienda e producono un *rapporto tra costi* *benefici* (*ROP* Return
on prevention) *pari a 2,2*.

Attraverso la somministrazione di interviste standardizzate è stato
chiesto a *imprenditori, addetti alla sicurezza in azienda* e altre
figure aziendali di stimare l'*impatto degli interventi di
prevenzione* su diversi aspetti della vita aziendale e di fare un
*bilancio dei costi/benefici*.

È stato chiesto loro di individuare e quantificare quali siano i
*costi sostenuti per la gestione della sicurezza in azienda*. Tra i
costi figurano

* L'acquisto di *Dispositivi di protezione individuale*;

* la consulenza sulle *tecnologie di sicurezza*;

* il *sostegno sanitario* ai lavoratori;

* la *formazione* per la sicurezza;

* *check up medici* preventivi;

* costi organizzativi, di investimento e iniziali.

Tirando le somme, a livello mondiale, *in media il costo annuo per la
sicurezza sostenuto per ogni impiegato ammonta a 1334 euro*.

È stato poi chiesto di misurare in una scala da 1 a 6 quale sia
l'impatto della prevenzione in diverse aree della azienda e di stimare
in quale modo questi producano beneficio.
La ricerca mostra come le aree che più si avvalgono dei benefici
della prevenzione sono le aree tradizionalmente più colpite da
infortuni: la *produzione*, l'*immagazzinamento* e il *trasporto*.

I benefici prodotti a livello aziendale sono di tre ordini diversi:

* Benefici *diretti*, come ad esempio la riduzione degli incidenti;

* benefici *indiretti*, per esempio il miglioramento dell'immagine;

* benefici *a lungo termine*, per esempio la sostenibilità dei
programmi di prevenzione.

Nell'ordine, in una scala da 1 a 6, la ricerca ha mostrato che i
benefici degli investimenti in sicurezza si traducono in:

* *Riduzione dei rischi* (5,08);

* aumento della *consapevolezza dei rischi* (5,05);

* *riduzione delle violazioni alle norme di sicurezza* (5,04);

* *riduzione* *del numero di* *infortuni* (4,98);

* miglioramento dell'*immagine aziendale* (4,8);

* miglioramento della *cultura d'impresa* (4,75);

* riduzione delle *interruzioni* sul lavoro (4,35);

* riduzione delle *turbative* al regolare svolgimento del lavoro
(4,3);

* aumento del numero di *innovazioni* (4,19);

* miglioramento della *soddisfazione del cliente* (4,15);

* miglioramento del *rispetto delle scadenze* (4,01);

* miglioramento della *qualità dei prodotti* (3,99);

* riduzione dei tempi di *recupero dei ritardi* dovuti ad
interruzioni (3,83);

* riduzione delle *perdite di tempo* (3,8);

* riduzione delle *fluttuazioni della produzione* (3,8).

I benefici rilevati sono quindi stati quantificati in termine di
*risparmi* e *valore aggiunto acquisito*. Ai primi posti, il valore
aggiunto creato dal miglioramento *della motivazione e della
soddisfazione dei dipendenti* (632 €) e il miglioramento
dell'*immagine dell'impresa* (632€). A seguire i risparmi dovuti
dalla *prevenzione delle interruzioni del ciclo produttivo* (566 €),
delle *perdite di tempo* e dei *tempi di recupero* (414 €). A fronte
di investimenti in prevenzione poi le aziende hanno mostrato di
guadagnare in termini di maggiore attenzione e *innalzamento della
qualità del prodotto* (441 €) e sua *innovazione* (254 €).

In sintesi, a fronte di un investimento in prevenzione per ogni
lavoratore pari a 1334€ si producono benefici per 2.940 € con un
*evidente guadagno per le aziende*.

*Il ROP totoale quindi, derivato dal rapporto tra costi e benefici
totali* (costi 2940 €/ benefici 1334 €), *è di circa 2,2*. Conti
alla mano, la prevenzione conviene.

*Per approfondire:* The return on prevention: Calculating the costs
and benefits of investments in occupational safety and health in
companies - ISSA.

vedi l'originale (Benefici e investimento nella prevenzione, i dati ISSA) su: http://www.mog231.it/benefici-e-investimento-nella-prevenzione-i-dati-issa/

MOG 231

Formazione nelle piccole imprese, intervista a Sergio Pasqualini
pubblicato il: 28 settembre 2011 alle ore 11:37
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/formazione-nelle-piccole-imprese-intervista-a-sergio-pasqualini/

ROMA - Riprende la rubrica "*Dieci domande per un centro ANFOS*".
Questa volta abbiamo intervistato *Sergio Pasqualini, titolare di Asia
Due srl* un' organizzazione presente sul territorio di Roma da
vent'anni come società di servizi ambientali, ma che dal 1997 si
propone ai suoi clienti come referente unico per la gestione e
risoluzione degli adempimenti riguardanti il sistema HACCP e la
sicurezza sul lavoro.

Asia Due si occupa prevalentemente di una clientela composta da
negozianti, piccole e micro imprese che più di altri faticano
nell'*applicazione delle normative che sono in continua evoluzione*.
Attraverso un programma di controllo l'organizzazione *offre loro*
un servizio di costante *monitoraggio e supporto ai bisogni in
materia di sicurezza sul lavoro e igiene degli alimenti*.

*Di cosa si occupa il suo centro di formazione?*

Il nostro centro di formazione copre quelli che sono gli obblighi
riguardanti la sicurezza sul lavoro e il sistema HACCP inclusi servizi
di disinfestazione e derattizzazione. In pratica il nostro cliente,
attraverso noi, può centralizzare l'assistenza per tutti gli
obblighi sopra citati.

*Da quanto tempo opera in questo settore?*

Nel 1991 abbiamo iniziato con i servizi ambientali (disinfestazione e
derattizzazione) e dal 1997 forniamo consulenza e assistenza per tutto
il resto.

*Quali corsi sono attivati presso il vostro centro?*

*Dalla formazione e informazione per i lavoratori*, passando per la
*formazione degli RLS*, e finendo con i *corsi per carrellisti*,
forniamo *tutti i corsi inerenti la sicurezza* e nei casi di corsi
particolari e inusuali i nostri formatori hanno già pianificate le
procedure adeguate per la formazione.

*La vostra società eroga anche altri servizi?*

Come detto sopra, sì, ci occupiamo anche di corsi di formazione HACCP
per addetti alla manipolazione degli alimenti.

*Quali sono a suo giudizio le più forti richieste di formazione da
parte delle aziende?*

La formazione dei lavoratori è sicuramente l'argomento più sentito
da parte dei datori di lavoro, ma per amor del vero bisogna
riconoscere che ormai la sicurezza sul lavoro ha messo delle forti
radici all'interno delle aziende e pertanto sta diventando più
"semplice" far comprendere ai titolari l'importanza di tutti gli
altri obblighi che ruotano intorno alla sicurezza.

*Quali sono le problematiche che maggiormente affronta?*

Organizzare corsi e sorveglianza sanitaria tenendo conto delle
esigenze dell'attività.

*Ritiene che i datori di lavoro siano sensibili ai temi della
sicurezza o abbiano ancora necessità di una formazione adeguata?*

Anche in questo caso parte della risposta l'abbiamo già sviscerata, a
completamento possiamo dire che a oggi sono poche le aziende
insensibili a questo tema e quelle poche presentano problemi
strutturali di notevole spessore, per i quali il pensare di adeguarsi
può essere associato al fare investimenti tali che blocchino sul
nascere qualsiasi idea di adeguamento.

*Perché ha deciso di associarsi ad Anfos?*

Perché un collega me ne parlò talmente bene che mi convinsi e oggi
posso affermare che la scelta fu decisamente felice.

Quali strumenti formativi ritiene siano più efficaci?

Due. La passione del formatore, che deve curare in modo maniacale la
comunicativa e poi le immagini, che rimangono la forma più diretta
per comprendere un argomento.

*Cosa pensa della normativa riguardo la formazione per la sicurezza in
Italia?*

Come tutte le normative mi sembra di poter dire che in certe aziende
va oltre le esigenze dell'attività stessa, ma è anche vero che non
è possibile fare delle normative per tipo di attività e quindi in
questo caso va bene il detto "meglio abbondare che deficere".

vedi l'originale (Formazione nelle piccole imprese, intervista a Sergio Pasqualini) su: http://www.mog231.it/formazione-nelle-piccole-imprese-intervista-a-sergio-pasqualini/

MOG 231

"Acqua e aria, fuoco e polvere", ricordando Moby Prince
pubblicato il: 28 settembre 2011 alle ore 12:37
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/%e2%80%9cacqua-e-aria-fuoco-e-polvere%e2%80%9d-ricordando-moby-prince/

LIVORNO – Parte il 30 settembre dal Livorno il progetto *ANMIL*
*"Acqua e Aria, Fuoco e Polvere"*, progetto itinerante di
sensibilizzaione sui rischi del lavoro marittimo, creato per il
*ventennale della tragedia del Moby Prince*. Tragedia del mare dove
*il 10 aprile 1991 in uno scontro tra il traghetto e la petroliera
AGIP Abruzzo persero la vita 140* persone. Un progetto relaizzato
insieme all' *"Associazione 10 Aprile"* dei familiari delle vittime
del Moby Prince e l' *"Associazione culturale Muse"*.

Il progetto prenderà il via dal capoluogo toscano e andrà a toccare
nei mesi successivi *Genova*, *Taranto* e *Ravenna*. Prevede la
realizzazione di una giornata di commemorazione per le vittime e di
approfondimento sul tema della sicurezza sul lavoro per chi lavora in
mare, l'allestimento di una mostra e di uno spettacolo teatrale.

La giornata di Livorno prevista per il 30 settembre si aprirà alle
9,30 con il convegno "*Il rischio e le malattie professionali in
ambito marittimo*" che si terrà presso la sala Convegni della
"Fondazione livorno euro mediterranea", sita in via Pamiglione 2.
Verranno toccati aspetti riguardanti i *rischi dei lavoratori del
mare*, *in cantiere e durante la navigazione*. Gli *agenti fisici*, e
il contatto con il *fuoco e l'amianto*.

Dopo l'introduzione del Cav. Nedo Santini Presidente Provinciale
ANMIL Livorno e dai saluti delle massime istituzioni locali, gli
interventi in programma saranno tenuti da Bruno Adinolfi direttore
INAIL regione Toscana, Teresa Filignano dirigente Servizio salute e
sicurezza INAIL - ex IPSEMA, Giuliano Gallanti presidente Autorità
portuale Livorno,  Monica Calamai direttore generale U.S.L. 6
Livorno,  Andrea Fricano dell'Associazione 10 aprile. * *

In occasione del convegno sarà presentata la mostra "*Gli elementi
e il pericolo per l'uomo"* e l'Associazione culturale Muse
metterà in scena lo spettacolo *"Moby Prince 451"* previsto alle
ore 21,00 presso il Teatro C, in via Terreni 5.

*Per informazioni:* Acqua e Aria, Fuoco e Polvere.

vedi l'originale ("Acqua e aria, fuoco e polvere", ricordando Moby Prince) su: http://www.mog231.it/%e2%80%9cacqua-e-aria-fuoco-e-polvere%e2%80%9d-ricordando-moby-prince/

MOG 231

Sicurezza alla guida per i giovani europei, i dati di di ICARUS
pubblicato il: 28 settembre 2011 alle ore 12:00
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/sicurezza-alla-guida-per-i-giovani-europei-i-dati-di-di-icarus/

BRUXELLES - Si è tenuto il 22 e 23 settembre scorsi presso le sale
del Parlamento Europeo il meeting conclusivo del *"Progetto Icarus*
Inter-cultural approaches to Road users safety -  Un approccio
interculturale alla sicurezza di chi guida)", *progetto di ricerca per
la promozione della sicurezza stradale tra i giovani europei* promosso
dalla *Polizia stradale italiana, ANIA, Ministero dell'interno,
Università La Sapienza* di Roma e cofinanziato dalla *Commissione
europea*.* *

Nell'incontro, in presenza dei delegati dei 14 Paesi Europei che
hanno aderito al progetto, sono stati presentati i *risultati della
ricerca,  svolta dall'ateneo romano*. *Uno studio di trenta mesi 
sugli stili di guida e i comportamenti sbagliati*, colpevoli
dell'altro tasso di incidenti automobilistici tra i giovani. Per la
comprensione del fenomeno e la *predisposizione di strumenti
formativi* efficaci per *modificare i comportamenti a rischio in chi
guida.*

Obiettivo del progetto era far sì che l'*armonizzazione delle
regole di circolazione stradale in tutta Europa* fosse accompagnata da
un *innalzamento della consapevolezza dei rischi della strada* tra i
giovani cittadini europei.

Sono state *quattro* le fasi fondamentali dell'analisi:

* La *costituzione della rete di partenariato europea;*

* la conduzione di una *ricerca sugli stili di guida* dei giovani
nei paesi aderenti;

* la *progettazione e realizzazione di corsi di formazione;*

* la *produzione di un film* per diffondere i valori della
*sicurezza alla guida tra i giovani*.

Un *questionario* è stato somministrato a circa *1000 giovani
proveniente da ogni paese*. I dati, rilevati tra giovani *guidatori di
automobile o di motorino*, o *non guidatori*, hanno mostrato disparati
atteggiamenti dei giovani nei confronti della sicurezza stradale, le
abitudini e le abilità di questi alla guida , oltre alle loro
opinioni e caratteristiche personali.

L'analisi dei dati ha consentito di individuare *diversi profili di
guidatori* e diversi *stili di guida* tra cui la *guida a rischio*,
stile di guida in cui il ragazzo non è consapevole e non si cura
delle conseguenze delle sue azioni, la *guida overconfident* in cui
il giovane si fida troppo delle sue capacità alla guida, o la *guida
prudente*. Altri stili di guida rilevati sono la *guida aggressiva*,
la *guida sicura* o la *guida veloce*.

Sulla base dei diversi stili di guida rilevati è stato quindi
possibile procedere con la terza fase del progetto che ha previsto la
*progettazione di un corso di formazione* e strumenti formativi
efficaci tali da poter modificare i comportamenti sbagliati alla
guida. Gli strumenti messi a punto si sono avvalsi della metodologia
dell'*apprendimento attraverso l'esperienza* che prevede il
confronto diretto dei giovani in formazione con situazioni critiche da
interpretare e risolvere attivando le proprie risorse cognitive e
partecipando emotivamente al problema.

In ultimo, ultimo step del progetto, è stato realizzato il film
*"Young Europe"*, scritto e diretto da Matteo Vicino di Showbiz Inc.
Il film è tratto dal romanzo omonimo e narra le storie di quattro
giovani in Francia, Irlanda, Italia e Slovenia. Alla realizzazione
dell'opera hanno contribuito le istituzioni di Polizia delle quattro
nazioni.

*Per approfondire:* la ricerca pubblicata sul sito del progetto
ICARUS.

vedi l'originale (Sicurezza alla guida per i giovani europei, i dati di di ICARUS) su: http://www.mog231.it/sicurezza-alla-guida-per-i-giovani-europei-i-dati-di-di-icarus/

martedì 27 settembre 2011

MOG 231

Amianto, undici rinvii a giudizio nel processo Pirelli
pubblicato il: 27 settembre 2011 alle ore 13:03
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/amianto-undici-rinvii-a-giudizio-nel-processo-pirelli/

MILANO – *Undici ex dirigenti Pirelli*, coinvolti nella gestione
dell'azienda tra il 1979 e il 1988 sono stati rinviati a giudizio
dal Gup Luigi Varanelli nel processo riguardante la *morte e la
malattia di vetiquattro dipendenti*, afflitti da tumore dovuto
all'*esposizione all'amianto*.

Omicidio colposo aggravato (grava la violazione della normativa sulla
sicurezza sul lavoro) e lesioni colpose i capi d'accusa, che si
riferiscono a fatti avvenuti a cavallo degli anni '80 negli
stabilimenti di viale Sarca e via Ripamonti. Gli imputati sono ex
componenti del Cda ed ex Ad, ai vertici dell'azienda in un momento
in cui gli operai stavano lavorando a contatto con l'amianto senza
l'ausilio di alcun sistema di protezione. Un contatto causa di forme
tumorali gravi e morti per mesotelioma pleurico.

Il procedimento torna in auge dopo due richieste di archiviazione
bocciate dal giudice Federica Centonze. Riprenderà in aula il
prossimo *19 dicembre* nella VI sezione penale. Parti civili i
familiari delle vittime e degli operai ammalati, INAIL, ASL Milano  e
Regione Lombardia.

Pirelli ha diramato una nota per "ribadire il profondo dolore ai
propri ex dipendenti colpiti da malattie e alle loro famiglie",
affermando di "aver sempre tutelato al meglio la salute e la sicurezza
dei dipendenti con le misure adeguate alle conoscenze tecniche a
disposizione nel corso degli anni" e di "non aver mai utilizzato
amianto come componente nella produzione degli pneumatici", "all'
epoca l'uso dell' amianto negli edifici era pratica comune nelle
tecniche di costruzione".

vedi l'originale (Amianto, undici rinvii a giudizio nel processo Pirelli) su: http://www.mog231.it/amianto-undici-rinvii-a-giudizio-nel-processo-pirelli/

MOG 231

Formazione interna e sicurezza edilizia, accordo CCTL e CPT Palermo
pubblicato il: 27 settembre 2011 alle ore 11:49
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/formazione-interna-e-sicurezza-edilizia-accordo-cctl-e-cpt-palermo/

PALERMO - Siglato a Palermo tra il *Comando Carabinieri per la tutela
del lavoro* *CCTL*, e il *Comitato paritetico territoriale* *CPT*, un
*protocollo d'intesa* dalla durata di due anni per la realizzazione
di forme permanenti di collaborazione volte a valorizzare le
specifiche funzioni in materia di tutela della *salute e sicurezza dei
lavoratori*, al potenziamento delle rispettive capacità e al supporto
e alla vigilanza sulle attività territoriali con particolare
riferimento alle attività edili.

Quattro i punti principali oggetto dell'accordo che in primo luogo
riguarda la *formazione professionale in materia dei salute sicurezza
in edilizia per i militari del CCTL*, il controllo sulle *attività di
cantiere*, le *attività di supporto* alle aziende e l'istituzione
di un *comitato tecnico scientifico* congiunto.

Per quanto riguarda la formazione professionale destinata ai militari,
"Il CPT si impegna a formare, senza spese per la Pubblica
Amministrazione, i militari del CCTL in materia di prevenzione e
sicurezza sul lavoro in edilizia, attraverso *corsi di formazione*, di
*aggiornamento* e di *perfezionamento*, *seminari*, *incontri
monotematici*, *master* ed altri *strumenti finalizzati al rilascio di
attestati* e altri titoli, previsti dalle vigenti normative, a
certificare la frequenza ed il superamento delle prove, e/o verifiche
di apprendimento, con le quali si accerta la preparazione dei
partecipanti ai processi formativi. Un'adeguata attività didattica
potrà, altresì, essere rilasciata nei confronti dei militari
frequentatori di corsi di legislazione sociale, propedeutici
all'impiego di quel personale presso il CCTL, senza oneri per
l'Amministrazione competente".

Per quanto riguarda le attività di cantiere il CPT si impegna inoltre
a organizzare stage formativi da svolgere in *"cantieri scuola"*
per dare ai militari in formazione la possibilità di sperimentarsi
sul campo. IL CCTL in *procedimenti di verifica* di situazioni
particolarmente complesse potrà avvalersi della consulenza di tecnici
del CPT, eventualmente qualificati quali Ausiliari di Polizia
Giudiziaria.

Nelle attività di supporto destinate alle aziende ancora il CPT avrà
il compito di *redigere materiali didattici* e *manuali
teorico-pratici in materia di salute e sicurezza nei cantieri*
avvalendosi eventualmente del contributo di personale del CCTL. Le
due organizzazioni si impegnano a scambiarsi informazioni riguardo
la programmazione delle attività ispettive e la consulenza nei
confronti delle aziende.

Per documentare tutte le attività formative che CPT e CCTL
realizzeranno nel periodo di collaborazione si propone l'istituzione
di un *"Libretto formativo individuale"* da consegnare a ogni militare
*in cui verranno annotate tutte le attività formative svolte* dal
soggetto in formazione.

La *gestione tecnica* del protocollo d'intesa in oggetto sarà
affidata infine a un *"Comitato tecnico scientifico"* composto da sei
elementi, tre designati dal CPT e tre dal CCTL.
Il comitato avrà compiti propositivi in merito alle attività
formative, seminariali, di ricerca e studio. Dovrà inoltre
*sviluppare linee guida* in materia di sicurezza sul lavoro,
*approfondire gli aspetti legislativi* del problema e *progettare
strumenti utili alla diffusione della cultura della sicurezza sul
lavoro in edilizia*.

*Per approfondire:* Protocollo di intesa Carabinieri-CPT Palermo, 21
settembre 2011.

vedi l'originale (Formazione interna e sicurezza edilizia, accordo CCTL e CPT Palermo) su: http://www.mog231.it/formazione-interna-e-sicurezza-edilizia-accordo-cctl-e-cpt-palermo/

MOG 231

Morti in agricoltura e incidenti in itinere, gli allarmi di Carlo Soricelli
pubblicato il: 27 settembre 2011 alle ore 12:13
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/morti-in-agricoltura-e-incidenti-in-itinere-gli-allarmi-di-carlo-soricelli/

BOLOGNA - *Pensionati e lavoratori che muoiono in agricoltura* in
incidenti accorsi con il proprio trattore, *i morti in itinere*,
l'*edilizia*. Questi i temi ricorrenti e sovente trattati da Carlo
Soricelli, fondatore e primo firmatario dell' *"Osservatorio
indipendente di Bologna sulle morti per infortunio sul lavoro"*. Un
blog, un punto del web nato il 1° dicembre del 2008 dopo la tragedia
della Thyssenkrupp, che raccoglie segnalazioni riguardanti tragici
incidenti sul lavoro. Voce non istituzionale, che contribuisce
quotidianamente a mantenere alta l'asticella del pensiero comune nei
riguardi della sicurezza sul lavoro, quantificando incidenti a volte
ai bordi dell'immaginario collettivo come quelli appena citati dei
pensionati agricoltori che da soli rappresentano molti dei decessi in
agricoltura. Dati e nomi, che qualsiasi sia il punto di vista, e
comunque debbano essere considerati, sono ancora spaventosi e
raccontano di *un'umanità a rischio e che muore sul lavoro*, nei
propri poderi, in viaggio. Dati monito e sprone per un' ulteriore
indispensabile stretta sulle regole destinate alla prevenzione, al
controllo, alla tutela.

*Sig. Soricelli, la prima riga del suo perenne primo post
dell'osservatorio, post che purtroppo aggiorna quasi
quotidianamente, aggiornandolo nei numeri, dice: "Dall'inizio
dell'anno al 27 settembre 2011 ci sono stati 484 morti per infortuni
sui luoghi di lavoro, ma si arriva a contarne oltre 800 se si
aggiungono i lavoratori deceduti sulle strade e in itinere". Ancora
un costante flagello.*

Purtroppo si e continuando citando gli stessi dati posso aggiungere
che paragonando lo stesso periodo dello scorso anno c'è stato un
aumento del 14,3%.

*Tra le ultime vittime purtroppo segnalate al 27 settembre ci sono un
agricoltore, un netturbino, tre operai, un autotrasportatore.
L'agricoltura, l'edilizia e la strada, le morti in itinere. Tre
aspetti sui quali spesso richiama l'attenzione e per i quale lancia
periodici allarmi.*

L'agricoltura è un settore ad alto rischio, soprattutto se
consideriamo il fatto che sono agricoltori in attività anche migliaia
di over 65 e pensionati che quotidianamente vanno sui campi con i loro
mezzi. È un aspetto per il quale mi batto da tempo. Gli incidenti con
il trattore sono una piaga, che ogni anno uccide decine di persone,
persone per le quali dobbiamo pretendere regole ferree e
considerazioni maggiori. Gli over 65 che sono rimasti coinvolti in
incidenti con il trattore, schiacciati dal ribaltamento del proprio
mezzo sono a oggi 95, il 20% di tutti le morti sul lavoro da noi
registrate. Sono numeri importanti, da capire, sui quali riflettere e
per i quali approntare delle misure preventive e cautelative. Come
l'obbligo del rinforzo delle cabine che possano in questo modo
resistere agli urti e ai ribaltamenti e reiterati esami di guida che
verifichino lo stato di salute e l'idoneità delle persone che si
mettono alla guida.

*Dal suo blog si legge che il numero dei morti riportato riguarda gli
incidenti sul posto di lavoro, e che se sommassimo a questi gli
incidenti in itinere potremmo arrivare addirittura a quota 800*.

Gli incidenti in itinere sono un altro dramma, un dramma che va
considerato e che coinvolge purtroppo centinaia di persone. Un aspetto
che credo evidenzi quanto sia importante porre l'accento su quanto
sia differente la realtà attuale dal pensiero comune secondo il quale
per esempio i settori e i luoghi pericolosi sono soltanto le grandi
fabbriche e le grandi strutture.
C'è rischio in questi settori certo, ma sono più tutelati da una
struttura sindacale, da strutture aziendali che rispettano gli
obblighi previsti dalla normativa e che conducono a delle prassi
determinate. Occorre però concentrare l'attenzione anche su
ambienti e ambiti differenti, per i quali comunemente non si suppone
un rischio elevato come in realtà è. L'agricoltura è uno di
questi, a seguire gli spostamenti, l'edile e le piccole realtà, le
piccole aziende dove a volte per minori risorse si va incontro al
rischio e a minore tutela del lavoro. Dove è meno presente la regola
e il controllo sindacale. Fattori capaci di ridurre l'impatto
dell'errore umano, il fattore umano. Un fattore che a mio avviso non
può essere mai considerato come una possibile causa di incidente, o
come una variabile che da un momento all'altro può avverarsi. Le
leggi, la prevenzione, i sistemi di protezione sono adibiti ed
esistono per eliminare il fattore umano. Il lavoratore deve essere
messo nelle condizioni di poter sbagliare ma non rimettendoci la vita.
I sistemi di protezione e le prassi devono sostenere la persona che
può sbagliare e tutelarne l'incolumità. Questo credo sia un
ragionamento corretto, pensi per esempio alle cadute dall'alto.

*Le morti in cantiere, di cui segnala ben 124 casi, il 26% dei totali
da lei registrati e gran parte dei quali dovuti a cadute dall'alto.*


Se in tutti i cantieri ci fossero protezioni e venissero rispettate
alla lettera le regole e le possibilità di prevenzione potremmo
ridurre enormemente il numero di incidenti. Una persona può cadere
dall'alto perché non legata, non protetta, lavorando in condizioni
precarie. Se intorno a un operaio fossero sempre attivate tutte le
misure adatte, potremmo vedere quanto un errore sarebbe assorbito e
quanto le morti subirebbero una drastica riduzione. Molti sono gli
operai morti nell'edile, molti stranieri, e di questi il il 40% è
rumeno. I rumeni sono nostri fratelli, abbiamo origini e storie fuse.
Subiscono quotidianamente una strage, che li porta spesso a morire in
lavori irregolari.

*Chiudiamo ancora ricordando le morti in itinere.*

Ripto, se sommiamo i morti sul lavoro, sul posto di lavoro a quelli in
itinere le cifre raddoppiano. Gli incidenti in itinere non possono
essere considerati fatalità. Sono anch'essi figli delle condizioni
di lavoro e dipendono dalla distanza, dalla stanchezza, dai mezzi.
Pensiamo a operai immigrati che ogni settimana viaggiano dal nord al
sud dell'Italia su mezzi vecchi, tutti insieme, dopo cinque giorni
di lavoro. Non sono situazioni a rischio? Anche in questo caso, se il
lavoro è irregolare, sarà impossibile poi per INAIL quantificare una
tale mole di incidenti. E per le famiglie quanto sarà arduo poi
ottenere un riconoscimento dell'incidente, un risarcimento, un
giusto e momentaneo sollievo?

vedi l'originale (Morti in agricoltura e incidenti in itinere, gli allarmi di Carlo Soricelli) su: http://www.mog231.it/morti-in-agricoltura-e-incidenti-in-itinere-gli-allarmi-di-carlo-soricelli/

MOG 231

Percezione rischio stress lavoro correlato tra gli insegnanti
pubblicato il: 27 settembre 2011 alle ore 10:50
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/percezione-rischio-stress-lavoro-correlato-tra-gli-insegnanti/

MILANO – Riportiamo oggi dati o osservazioni pubblicati da
OrizzonteScuola riguardanti una ricerca condotta dal Dott. Vittorio
Lodolo D'Oria, rappresentante INPDAP del Collegio Medico per
l'inabilità al Lavoro della Asl di Milano, sulla *percezione del
rischio da stress lavoro correlato nella categoria dei docenti*. Sulla
necessità di *valutare il livello di consapevolezza degli insegnanti*
riguardo i rischi professionali, in particolare per il rischio stress
lavoro correlato, e di consegunza *elaborare una strategia di
prevenzione e di orientamento alla cura*.

È noto come tra le helping professions, professioni di sostegno, tra
cui l'insegnamento è annoverato, siano frequenti casi di
esaurimento psicofisico e *sindrome da burn-out*. Studi recenti hanno
mostrato come questa condizione di debilitazione psicofisica possa
sfociare in patologie psichiatriche e in forme tumorali. A fronte
della gravità di questo quadro lo studio condotto dal Dott. Lodolo
D'Oria ha rilevato una *diffusa mancanza di consapevolezza del
rischio* sia nella classe insegnante che nell'opinione pubblica.

La ricerca è stata condotta attraverso la *somministrazione di un
questionario* che tra il 2008 e il marzo 2011 è stato compilato da
*6132 docenti* residenti in quattordici diverse regioni d'Italia. Le
domande prevedevano l'inserimento di dati anagrafici, di opinioni
riguardo i *rischi sul luogo di lavoro*, di dati sulle *condizioni di
salute*, *giorni di assenza* e *uso di psicofarmaci*.

L'elaborazione dei dati rilevati ha mostrato che l'*82% dei
docenti* che hanno risposto al questionario erano *donne di età media
50 anni*. Gran parte del campione interpellato era *ignara
dell'esistenza del rischio stress lavoro correlato*. La quasi
totalità dei docenti non ha fiducia nelle istituzioni, si sente poco
supportato dai sindacati ed è diffusa la percezione di essere sotto
la mira dell'opinione pubblica.

A livello medico solo la metà degli intervistati è consapevole della
relazione esistente tra *menopausa* e *depressione*. La richiesta di
*accertamento medico* che il dirigente scolastico può effettuare
viene vissuta come atto intimidatorio travisando gli obblighi in
materia di salute e sicurezza che sono in capo al dirigente e la loro
finalità per la prevenzione e la tutela della salute dei lavoratori.

Il quadro mostrato ha reso palese una *diffusa carenza di informazione
sullo stress correlato* nelle professioni dell'insegnamento. Una
scarsa consapevolezza da parte dei docenti, che richiamano interventi
formativi e il necessario supporto esterno.

I dati mostrano l'urgenza di organizzare seminari per informare,
*riconoscere l'instaurarsi di una patologia lavoro correlata*,
attività che garantiscano supporto e capaci di infondere
*consapevolezza dei propri diritti e doveri in materia di salute
sicurezza nei luoghi di lavoro*.

vedi l'originale (Percezione rischio stress lavoro correlato tra gli insegnanti) su: http://www.mog231.it/percezione-rischio-stress-lavoro-correlato-tra-gli-insegnanti/

lunedì 26 settembre 2011

MOG 231

Online il PAF, il Portale agenti fisici
pubblicato il: 26 settembre 2011 alle ore 12:27
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/online-il-paf-il-portale-agenti-fisici/

SIENA - È online e completamente aperto al pubblico dal 21 settembre
il *PAF "Portale agenti fisici"*, sito creato dalla *Regione Toscana*
e dal *Laboratorio agenti fisici del Dipartimento di prevenzione
dell'azienda sanitaria USL 7 di Siena*, che rientra nel "Piano
mirato sui rischi derivanti dagli Agenti fisici" approvato dalla
Giunta regionale toscana il 1° dicembre 2008.

Un sito interamente dedicato agli agenti fisici, alla prevenzione e
alla sicurezza, creato per mettere a disposizione degli  utenti,
delle aziende e dei lavoratori uno strumento capace di orientare alla
*protezione dai fattori nocivi e dannosi riscontrabili sul lavoro*.

"N° macchinari in banca dati 2.411 - n° misure in banca dati
7.510''. Rumore, vibrazioni mano – braccio, vibrazioni corpo intero,
campi elettromagnetici, radiazioni ottiche artificiali, radiazioni
ottiche naturali. Per ognuno dei citati e noti rischi, il sito offre e
invita a utilizzare con le dovute indicazioni e cautele:

* *"Descrizione del rischio;*

* *Guida all'uso;*

* *Banca dati;*

* *Banca dati;*

* *Valutazione;*

* *Normativa;*

* *Calcolo Esposizione;*

* *Prevenzione e protezione;*

* *Documentazione".*

Un' informazione completa, fitta e utilissima, della quale il sito
stesso invita a fare uso declinando ogni sua responsabilità da ogni
rischio improprio di cui ne stigmatizza l'eventualità. Il portale
è per ora in fase di costruzione e può essere utilizzato soltanto a
titolo informativo. Da marzo 2012 invece potrà essere completamente
sfruttato in ogni sua sezione ai fini della *valutazione e del
controllo dei rischi derivanti da agenti fisici*.

Dopo esser stato presentato nel corso del convegno DBA incontri, il
portale continua ancora il suo tour di presentazione in una giornata a
sé dedicata in programma il *7 ottobre a Montecassiano* in provincia
di Macerata. Giornata a titolo "Il Portale Nazionale per la Protezione
dagli Agenti Fisici nei luoghi di lavoro (PAF)". Per partecipare al
convegno è prevista prenotazione, fino al 29 settembre.

*Per informazioni sul sito e sulla giornata del 7 ottobre:* Il Portale
Nazionale per la Protezione dagli Agenti Fisici nei luoghi di lavoro.

vedi l'originale (Online il PAF, il Portale agenti fisici) su: http://www.mog231.it/online-il-paf-il-portale-agenti-fisici/

MOG 231

Rischio silice, riattivato il sito del NIS
pubblicato il: 26 settembre 2011 alle ore 11:35
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/rischio-silice-riattivato-il-sito-del-nis/

MODENA - *Riattivato il sito del NIS*, *"Network Italiano Silice*",
rete promossa dal Coordinamento tecnico delle Regioni e Province
Autonome. Un sito e una rete cui hanno anche aderito INAIL, ISPESL,
Istituto superiore di sanità nato con l'obiettivo di elaborare
proposte e documentazioni riguardo il *rischio professionale da silice
libera cristallina*.

La silice è uno dei minerali più abbondanti sulla terra e entra a
far parte di molti processi produttivi. Sono molti i gruppi di
lavoratori esposti ai rischi che questo comporta: tra i più a rischio
c'è chi lavora in miniera o al taglio delle pietre o nella produzione
e uso di abrasivi. Settori lavorativi in cui *l'uso di silice espone i
lavoratori ad alto rischio* sono il minerario, ma anche le fonderie,
la lavorazione del vetro e della ceramica e laddove si usano abrasivi,
per esempio nel settore tessile nella sabbiatura dei jeans.

*L'inalazione di particelle di silice causa silicosi*, una malattia
dei polmoni che può essere letale e che può sfociare in una
neoplasia. Da qui l'urgenza di studiare *metodi certi per la
rilevazione dell'esposizione e misure adeguate per prevenirla*.

Le *attività del NIS*, dettagliatamente documentate nel sito,
riguardano l'elaborazione di linee guida, la diffusione di buone
prassi e l'organizzazione di convegni e seminari.

Le linee guida elaborate in seno al NIS riguardano "*Sorveglianza
sanitaria e gli accertamenti diagnostici sui lavoratori esposti*" e
la "*Valutazione dell'esposizione professionale a silice libera
cristallina*". Quest'ultimo documento è liberamente scaricabile dal
sito e fornisce indicazioni tecniche per la misura dell'esposizione al
rischio (esecuzione del campionamento, determinazione della SLC su
filtro, valutazione dei risultati).

Le buone prassi che il Network ha avuto cura di raccogliere e
documentare, e che hanno l'obiettivo di *fornire modalità operative
per ridurre al minimo l'esposizione al rischio nei diversi ambiti
lavorativi* sono relative a cinque diversi ambiti lavorativi incui è
presente il rischio di esposizione a silice libera :

* Produzione di ceramica;

* edilizia;

* fonderie;

* gallerie;

* lapidei.

In ultimo la sezione del sito dedicata ai convegni e seminari
organizzati dal Network contiene gli atti di tutti i convegni, i loro
programmi e gli interventi dei vari relatori.

*Per approfondire:* NIS - Network italiano silice [1].

Links:
------
[1] http://www.ausl.mo.it/dsp/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/3413

vedi l'originale (Rischio silice, riattivato il sito del NIS) su: http://www.mog231.it/rischio-silice-riattivato-il-sito-del-nis/

venerdì 23 settembre 2011

MOG 231

È limitato l'uso della denuncia telematica degli infortuni
pubblicato il: 23 settembre 2011 alle ore 12:19
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/e-limitato-l%e2%80%99uso-della-denuncia-telematica-degli-infortuni/

Nel sito dell'*INAIL* sono presenti le istruzioni per la *denuncia
degli infortuni con strumento telematico*. La procedura telematica
può essere eseguita solo nei casi che hanno interessato i lavoratori:

* Dell'industria, dell'artigianato, del terziario;

* delle Pubbliche Amministrazioni che sono titolari di specifico
rapporto assicurativo con l'INAIL.

Il servizio di denuncia telematica *non è quindi attivo* per gli
infortuni occorsi:

* A lavoratori subordinati a tempo indeterminato dell'agricoltura;

* a dipendenti della Pubblica Amministrazione alle quali si applica
la "gestione per conto"***;

* a studenti delle scuole pubbliche e private di ogni ordine e
grado.

*** La speciale forma di *"gestione per conto"* dello Stato è 
prevista dal combinato disposto degli artt. 127 e 190 del T.U.
I.N.A.I.L. – D.P.R. n. 1124/65 -  regolamentato dal D.M. 10.10.85.
In questi casi l'INAIL non apre posizioni assicurative e le
amministrazioni statali di questo tipo non corrispondono alcun premio
assicurativo;  in caso di evento indennizzabile non viene corrisposta
l'indennità per inabilità temporanea al lavoro, in caso di
riconoscimento di una percentuale di invalidità permanente questa
può dar luogo al pagamento di un indennizzo in capitale per danno
biologico (valutazione dal 6 al 15%) o al  pagamento di una rendita
mensile (dal 16% in poi).

Un esempio di gestione per conto si ha quando l'Università assicura
i tirocinanti.

vedi l'originale (È limitato l'uso della denuncia telematica degli infortuni) su: http://www.mog231.it/e-limitato-l%e2%80%99uso-della-denuncia-telematica-degli-infortuni/

MOG 231

Fumo di tabacco nei luoghi di lavoro, questionario online Ex-Ispesl
pubblicato il: 23 settembre 2011 alle ore 11:18
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/fumo-di-tabacco-nei-luoghi-di-lavoro-questionario-online-ex-ispesl/

ROMA – Il *fumo* e il *fumo passivo* *rischi per la salute dei
lavoratori*. Conoscere i comportamenti dei lavoratori stessi al fine
di ideare e programmare interventi aziendali utili al miglioramento
delle condizioni di salute degli ambienti vi lavoro. Questi gli
obiettivi primari del *questionario* ospitato sul sito *Ex ISPESL*
destinato a sondare *l'atteggiamento verso il fumo di tabacco*. *Un
questionario che rientra nel progetto compessivo attivato
dall'Istituto chiamato "Gestione del fumo di tabacco in azienda"*.

Il progetto, nato in seno al Laboratorio di Patologia del Lavoro e
Tossicologia Industriale del Dipartimento di Medicina del Lavoro
dell'ISPESL prevede la possibilità di rispondere a delle brevi
domande online, domande a risposta multipla, anonime ovviamente, dalle
quali i ricercatori potranno risalire ai comportamenti, alle
attitudini. Al fine, come spiegato, di calibrare interventi e progetti
atti al miglioramento delle condizioni di lavoro.

Di fumo sul lavoro, si dibatte da tempo. Nella sezione del sito
Ex-ISPESL dedicata all'argomento, sono fornite *informazioni
approfondite* circa:

* *I rischi per la salute* legati ai vari modi di consumare il
tabacco;

* il *rapporto tra tabagismo e i rischi occupazionali;*

* i risultati dell'*indagine* relativa all'*abitudine al fumo degli
italiani* condotta da Doxa per l'Istituto Superiore di Sanità nel
2010;

* gli indirizzi di tutti i *centri anti fumo* presenti sul
territorio nazionale.

Segnalato il progetto *"Azienda senza fumo"* un progetto di
supporto a quelle aziende che vogliano intraprendere un *percorso sul
tabagismo come progetto di promozione della salute in azienda*. Con il
sostegno del'Istituto le aziende che aderiscono possono promuovere tra
i dipendenti il *rispetto delle norme anti fumo* e offrire ai
lavoratori che fumano dei *percorsi di disassuefazione* condotti in
collaborazione con le strutture territoriali.

Sempre rivolta alle aziende la sezione del sito *"Il fumo in
azienda"* che in pagine appositamente dedicate si rivolge ai *datori
di lavoro*, ai *medici competenti*, agli *RSPP*, ai *lavoratori* e
fornisce informazioni riguardo la gestione del fumo in azienda, *come
allestire locali per fumatori*, quali i *divieti* e le *sanzioni* .

Un'ulteriore sezione è dedicata alle *buone pratiche* riguardo la
gestione del fumo a livello europeo. Si possono trovare qui schede
dettagliate e riferimenti dei *più importanti progetti adottati da
aziende europee* e ancora i report e le novità delle *Giornate
nazionali sulla Promozione della Salute nel Luogo di Lavoro*.

Il questionario come gli altri progetti perseguono gli obiettivi del
Piano Sanitario Nazionale che nel triennio 2006-2008 ha inserito *il
fumo come parametro di rischio per le grandi patologie* (neoplasie,
malattie cardiovascolari, diabete..) e, in linea con le indicazioni
dell'O.M.S. e dell'Unione Europea, ha previsto l'*attivazione di
progetti multisettoriali per la prevenzione del fumo tra i giovani*,
il sostegno alle *politiche di tutela dal fumo passivo* e il *supporto
alla disassuefazione* come obiettivi prioritari.

*Per approfondire:* il questionario Ateggiamento fumo tabacco [1].

Links:
------
[1] http://www.ispesl.it/tabagismo/index.asp

vedi l'originale (Fumo di tabacco nei luoghi di lavoro, questionario online Ex-Ispesl) su: http://www.mog231.it/fumo-di-tabacco-nei-luoghi-di-lavoro-questionario-online-ex-ispesl/

MOG 231

Rischi agricoltura e fitosanitari, manuale per formatori Regione Lazio
pubblicato il: 23 settembre 2011 alle ore 11:54
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/rischi-agricoltura-e-fitosanitari-manuale-per-formatori-regione-lazio/

ROMA -  L' *Area sicurezza sui luoghi di lavoro dell'Assessorato
alla Sanità della Regione Lazio*, il *Servizio Fitosanitario
Regionale* dell'Assessorato all'Agricoltura, il Dipartimento di
prevenzione dell'Azienda USL di Latina, hanno pubblicato il *manuale*
*"Sicurezza in agricoltura e utilizzazione dei prodotti
sanitari"*.

Il manuale è *rivolto ai formatori dei corsi di preparazione,* corsi
che gli agricoltori seguono per ottenere il rilascio del
*"patentino" per l'utilizzo di fitosanitari*.

L'acquisto, la detenzione e l'impiego dei prodotti fitosanitari
classificati molto tossici, tossici, nocivi e relativi coadiuvanti,
è  soggetto ad autorizzazione ai sensi del D.P.R. 23 aprile 2001, n.
290. La norma prevede che possano ottenere l'autorizzazione le persone
che hanno compiuto il diciottesimo anno di età, frequentato un corso
di preparazione e ottenuto una valutazione positiva all'esame finale.

*Obiettivo del manuale è fornire ai formatori uno strumento efficace
per innalzare la qualità della formazione* e *standardizzare* al
contempo *i corsi erogati  a livello regionale*. Il manuale contiene
presentazioni di diapositive, questionari e materiali stampabili e
personalizzabili da ogni docente.

L'utilizzo di una versione digitale del testo permette ai docenti,
pur mantenendo la struttura standard del corso, di predisporre
*materiali didattici specificamente adattati* e di approntare i
doverosi aggiornamenti allorquando necessario. Punto di forza manuale
è  l'adozione di metodologie didattiche adatte ad allievi adulti,
lavoratori con cui i formatori potranno dialogare in modo dinamico,
mettendo a frutto le esperienze e competenze acquisite sul campo da
ognuno.

Per quanto riguarda i contenuti la struttura del corso prevede la
trattazione dei seguenti argomenti suddivisi in sette moduli e dieci
unità didattiche:

* L'*ambiente*, l'attività agricola ed i prodotti fitosanitari;
*

* classificazione* d'uso, *caratteristiche* e *scelta* dei
*prodotti fitosanitari;*

* *metodologie di difesa* fitosanitaria e avversità delle piante; *

* prodotti fitosanitari: la tossicità;* *

* l'impatto sulla salute* dei consumatori; *

* prevenzione e protezione per i lavoratori esposti;*

* la *normativa* in materia di prodotti fitosanitari; *

* alimenti sicuri;*

* *norme per l'utilizzo* dei prodotti fitosanitari; *

* macchine ed attrezzature per la distribuzione.*

*Per consultare il manuale (PDF):* "Sicurezza in Agricoltura ed
utilizzazione dei prodotti sanitari" [1]

Links:
------
[1] http://www.laziosaluteesicurezza.it/opencms/export/sites/default/sociale/saluteesicurezza/gallery/docs/Pubblicazioni/Testo_Completo_del_Corso.pdf

vedi l'originale (Rischi agricoltura e fitosanitari, manuale per formatori Regione Lazio) su: http://www.mog231.it/rischi-agricoltura-e-fitosanitari-manuale-per-formatori-regione-lazio/

giovedì 22 settembre 2011

MOG 231

La percezione del rischio tra gli edili, programma di ricerca a Trento
pubblicato il: 22 settembre 2011 alle ore 10:47
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/la-percezione-del-rischio-tra-gli-edili-programma-di-ricerca-a-trento/

TRENTO – Siglato tra *INAIL Trento* e il *Dipartimento di scienze
della cognizione e della formazione dell'Università di Trento* un
accordo per la realizzazione di un *progetto di ricerca* in materia di
*salute sicurezza nei luoghi di lavoro nel comparto edile*.

"*Soddisfazione del lavoratore e percezione del rischio sul luogo di
lavoro*" è il titolo del progetto, che propone di misurare la
*percezione del rischio*, il *livello di soddisfazione* e la
percezione del *clima di sicurezza nei luoghi di lavoro* da parte dei
lavoratori. E quanto queste variabili possano incidere sulle
*condizioni di sicurezza in azienda* e sul *numero di incidenti*.

Il progetto prevede l'utilizzo di *metodologie mutuate dalla
psicologia e dall' economia sperimentali*. Saranno somministrati
*questionari*, realizzate *simulazioni* sul campo e verranno ricreate
*in laboratorio* le condizioni dell'ambiente di lavoro.

Il Dipartimento di scienze della cognizione e formazione in
collaborazione con il "Centro di formazione professionale e
prevenzione infortunistica dell'edilizia della Provincia autonoma di
Trento" (CENTROFOR) si occuperanno di effettuare le interviste per
misurare la propensione al rischio, la soddisfazione e il clima di
sicurezza in azienda.

L'INAIL parteciperà al progetto mettendo a disposizione le sue
*banche dati* a partire dalle quali i ricercatori potranno elaborare
*analisi sul fenomeno infortunistico*. L'Istituto avrà poi il
compito, in conclusione del progetto, di organizzare un *convegno* e
diffondere i *risultati della ricerca.*

vedi l'originale (La percezione del rischio tra gli edili, programma di ricerca a Trento) su: http://www.mog231.it/la-percezione-del-rischio-tra-gli-edili-programma-di-ricerca-a-trento/

MOG 231

Via alle modalità online INPS per assegni familiari agricoltura
pubblicato il: 22 settembre 2011 alle ore 11:17
fonte: MOG 231
link: http://www.mog231.it/via-alle-modalita-online-inps-per-assegni-familiari-agricoltura/

ROMA – L*' INPS* tramite le direzioni centrali *"Prestazioni del
Sostegno del Reddito"*, *"Sistemi Informativi* *e Tecnologici"* e
*"Organizzazione"* ha diramato la *"Circolare n.121 del 16/09/2011''*
nella quale definisce le *"Nuove modalità di presentazione telematica
della richiesta di Assegni Familiari ai Coltivatori Diretti, Coloni e
Mezzadri"*.* *

Con questa circolare si fa un ulteriore passo verso la completa
telematizzazione dei servizi prevista dalla *legge 78 del 31 maggio
2010*, convertito con modificazioni dalla *legge 30 luglio 20210
n.122*, processo di innovazione così motivato dalla Direzione
Genarale INPS nella circolare del 31/12/2010 con cui si dava l'avvio
al processo: "Lo sviluppo di servizi innovativi di carattere
tecnologico, che ai sensi della norma citata deve coinvolgere la
pubblica amministrazione, si inquadra in un processo di *crescita di
efficienza amministrativa* e di *aumento di qualità delle
prestazioni* nei confronti dei cittadini e delle imprese a fronte di
una necessaria *riduzione dei tempi e dei costi di produzione*"

Nella circolare si stabilisce che a decorrere *dal 1° ottobre 2011*,
viene attivata la modalità di *presentazione telematica delle
domande* di assegni familiari per coltivatori diretti, coloni e
mezzadri che dovranno quindi essere presentate *utilizzando uno dei
tre canali messi a disposizione dall'Istituto*:

* Via *web*;

* tramite *patronati*;

* attraverso il *contact center* che risponde al *numero verde 803
164*.

Nella circolare si prevede un *periodo transitorio* necessario
all'informazione di tutti i possibili beneficiari del servizio.
Pertanto si stabilisce che *fino al 30 novembre 2011 saranno accettate
anche domande presentate attraverso i tradizionali canali*. Dal 1°
dicembre 2011 il canale telematico diverrà esclusivo.

Nella circolare ancora si forniscono dettagliate indicazioni riguardo
le nuove modalità di presentazione delle domande, dando particolare
spazio ad illustrare la procedura di presentazione via web.

La presentazione della *domanda via Web* è fatta in modo autonomo
dall'interessato *collegandosi al sito internet dell'Istituto*. Per
accedere al servizio l'utente deve essere in possesso del PIN di
autenticazione a carattere dispositivo.

La procedura prevede l'*immissione in specifiche schermate* di dati
che riguardano i *dati lavorativi del richiedente*, i *redditi*
conseguiti negli ultimi due anni, la *composizione familiare* e la
*modalità di accredito* degli assegni familiari richiesti. Il
richiedente è poi tenuto a sottoscrivere una *dichiarazione di
responsabilità*, a confermare i dati immessi e inviare la domanda.

Le altre due modalità di presentazione, tramite *patronato* o tramite
*contact center*, sono state predisposte per assicurare
l'accessibilità ai servizi telematici anche a chi non è in grado di
farlo direttamente e prevedono quindi  l'*intervento di un operatore
con accesso ai servizi telematici*. L'interessato dovrà fornire
all'operatore i dati descritti sopra e questo provvederà
all'inserimento nel sistema telematico.

*Per approfondire:* Circolare numero 121 del 16-09-2011.

vedi l'originale (Via alle modalità online INPS per assegni familiari agricoltura) su: http://www.mog231.it/via-alle-modalita-online-inps-per-assegni-familiari-agricoltura/